Global Web Index (GWI) è una delle più importanti società di ricerca nell’ambito del mondo digitale: ogni trimestre conduce interviste su un campione rappresentativo degli utenti Internet tra i 16 e i 64 anni, arrivando a contattare 200.000 persone all’anno in 34 diversi Paesi, tra cui il nostro.

Ecco alcuni dati relativi al Q3 2015


Tempo trascorso sui Social Network

GWI time spent on Social Q3 2015

L’utente medio trascorre 1.77 ore al giorno sui Social Network, con una crescita del 40% rispetto a soli tre anni fa, quando la media giornaliera era 1.61 ore. L’Italia si pone al di sopra della media con una frequentazione dei Social Network superiore alle 2 ore al giorno.

Come facilmente prevedibile, sono gli utenti tra i 16 e i 24 anni che trascorrono più tempo sulle diverse piattaforme (2.68 ore/giorno), seguiti a breve distanza dalla fascia 25-31 anni (2.16 ore/giorno).

Lo sviluppo dei Social Network, con l’introduzione di nuove funzionalità e applicazioni, come ad esempio Vine, Meerkat o Periscope, la crescita esponenziale dei contenuti condivisi, l’uso sempre più massiccio dei Social come “Second screen” durante le trasmissioni televisive di maggiore ascolto, hanno portato gli utenti a interagire con sempre maggiore frequenza e per un tempo sempre più esteso.

Dal punto di vista delle Aziende questo dato significa un allargamento del potenziale pubblico obiettivo, che, a parità di condizioni, potrebbe far crescere la probabilità di visualizzazione dei contenuti pubblicitari.


Uso delle diverse piattaforme

GWI utenze social Q32015

A livello globale, ogni utente ha aperto in media 6 diversi account sui diversi social Network e dichiara di utilizzarne attivamente 4. Anche questo dato è nettamente superiore a quanto registrato 3 anni fa quando mediamente i profili aperti per ogni utente erano la metà. Il dato varia da regione a regione (con un picco in Asia, dove la media di account per utente è 8) e tra le diverse fasce di età, con un valore di 7 account aperti per utente nella fascia tra i 16 e i 24 anni.

Questo dato spiega in parte il dato precedente: è evidente che chi è attivo su più account con condivisioni e di interazioni, trascorrerà più tempo sui Social Network. Significa anche che gli utenti, soprattutto i più giovani, colgono le differenze tra le diverse piattaforme e sono propensi ad usarle alternativamente in funzione delle diverse esigenze. Questa competizione spinge i diversi Social Network a creare nuove funzionalità, atte a migliorare la fruizione dei contenuti ottimizzando i tempi. Ecco quindi che Facebook offre maggiori possibilità di controllo nella visualizzazione delle notizie sul proprio diario, che Twitter permette di inserire commenti nei retweet, che Instagram concede una deroga al formato quadrato e che tutti i Social studiano modalità per suggerire contenuti rilevanti per i diversi profili.

Maggiore competizione tra le piattaforme, non significa però costi inferiori per le Aziende che investono in pubblicità, visto che sia il volume che il valore delle pubblicità Social continua a crescere ad un ritmo vertiginoso. Per massimizzare l’efficienza degli annunci, le Aziende devono tenere conto del dato relativo alla volatilità degli utenti, creando un sistema di punti di contatto multicanale, con campagne ideate su misura per le diverse piattaforme.


Classifica dei Social Network

GWI Top 15 Social Q32015

Facebook rimane il leader incontrastato sia in termini di numero di iscritti, che di utilizzatori abituali. GWI inserisce però anche il dato sui visitatori, che vede YouTube al primo posto, seguita da Facebook e Twitter; se Instagram ha recentemente dichiarato di aver superato Twitter sul numero di utenti, la ricerca GWI tende a ridimensionare questa notizia, sottolineando come, sommando gli utenti registrati ai visitatori abituali, Twitter sia ancora davanti a Instagram in 29 dei 34 mercati di riferimento.

Per chi investe in pubblicità il dato è rilevante e indica correttamente l’ampiezza del target potenziale: sono infatti milioni gli utilizzatori di Internet che guardano video su YouTube -e conseguentemente anche gli annunci pubblicitari – senza essersi mai registrati su quella piattaforma. Infatti nel secondo trimestre 2015, la crescita della raccolta pubblicitaria di Google è cresciuta del 11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie anche al significativo contributo da parte della piattaforma di video sharing più popolare al mondo.


Blocco delle pubblicità

GWI ad blocker profile Sep2015

Se i dati precedenti mostrano orizzonti vastissimi dove Aziende e Pubblicitari possono spaziare liberamente, compatibilmente coi budget a disposizione, è doveroso citare anche un ultimo dato, che riporta gli orizzonti nei limiti della fotografia.

I Social Network hanno di fatto ridefinito il concetto di Privacy on line: gli utenti sanno che laddove usufruiscono di un servizio gratuito, il costo da pagare è la condivisione di informazioni personali su età, sesso, zona di residenza, gusti e interessi, ma sanno anche come minimizzare questo costo: il 46% degli intervistati usa modalità di navigazione in incognito, il 40% cancella i cookies e il 28% usa software per bloccare gli annunci pubblicitari. Non sorprende che in questa attitudine i più versati siano i più giovani, che meglio conoscono le tecnologie e che preferiscono agire direttamente sul problema che non ricorre all’intervento di eventuali garanti della Privacy.

Per le Aziende questo è un segnale forte, significa investire sui Social Network non tanto attraverso annunci sponsorizzati, quanto sulla creazione di contenuti interessanti, accattivanti e rilevanti per i pubblici di riferimento. Solo in questo modo sarà possibile creare una base stabile di floower fidelizzati, disponibili a recepire le informazioni e pronti a condividerle all’interno delle loro cerchie.