Non più di una quindicina di anni fa, quando il Business su Internet in Italia muoveva i suoi primi passi, numerose Aziende venivano contattate da esperti di SEO, che promettevano risultati strepitosi in termini di visibilità dei siti.. I responsabili Marketing di allora, me compresa, non avevano molto chiaro cosa fosse la SEO, le keywords o gli ipertesti, ma istintivamente nutrivano un certo scetticismo verso coloro che davano più importanza a una parolina inserita nella pagina che ad una bella strategia di comunicazione integrata.

Il mondo della comunicazione stava cambiando e ben presto capimmo che il successo di una campagna non era più solo legato al contenuto e alla sua capacità di incuriosire, emozionare, divertire il pubblico, ma anche alla sua maggiore adeguatezza all’infrastruttura che lo avrebbe veicolato.

Le Aziende più innovative iniziarono subito a creare siti Internet ottimizzati per essere trovati dai motori di ricerca, ottenendo un sicuro vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Alcuni ebbero l’ardire di tentare di “raggirare” gli algoritmi di calcolo, nascondendo nei testi parole chiave di grande richiamo, infarcendo le pagine di link poco pertinenti e aumentando il traffico in maniera fittizia, ma Google, IL motore di ricerca per antonomasia, li prese in contropiede ed iniziò a rivedere il meccanismo con cui assegnava il ranking ai diversi siti, in modo da migliorare costantemente il servizio offerto ai suoi clienti.

Così, mentre alcuni web master si sforzavano per ragionare come una macchina che cerca parole chiave, il motore di ricerca di Google iniziava a ragionare come un umano, focalizzandosi sulla customer experience di chi accedeva a Google per trovare ciò di cui aveva bisogno in un determinato momento.

Ed eccoci ad oggi.

Quali sono oggi i criteri da seguire per sperare di ottenere un ranking più alto ed apparire quindi tra i primi risultati delle ricerche on line? 

SOCIAL

Sfatiamo un mito: avere tanti follower o like sulla propria Fan page NON migliora il ranking. Questo è quanto.

…you have this many followers on twitter or this many likes on Facebook, to the best of my knowledge, we don’t currently have any signals like that in our web search ranking algorithms. – Matt Cutts, Google Webmaster 

Tuttavia, come specificato nel video, è chiaro che se i contenuti sono buoni, è probabile che la pagina avrà molti Like, molte condivisioni e questo può aumentare notevolmente il numero dei visitatori ed è quest’ultima cosa che impatta direttamente sul ranking.

Inoltre se i nostri profili social sono di successo, nelle ricerche per brand, saremo in grado di “monopolizzare” i risultati della pagina, facendo di fatto sparire eventuali pericolosi concorrenti, come dimostra questo esempio di Salesforce.com

esempio salesforce search Google


BACKLINKS 

I backlink portano traffico sul sito e il traffico è un buon indicatore di popolarità e rilevanza, per cui può migliorare il ranking. Tuttavia è bene sapere come Google valuta questo traffico.

  • Se un sito rimanda al mio attraverso un link, mi attesta come riferimento utile per un determinato argomento e questo Google lo valuta positivamente.
  • Se molti siti, rimandano al mio, allora significa che il mio sito è anche popolare nell’ambito delle mie competenze e anche questo è valutato positivamente da Google.
  • Però se i siti che rimandano al mio NON sono attinenti al mio business, ovvero se sono un rivenditore di elettronica e ricevo traffico da produttori di scarpe o food blogger, Google pensa che ci sia qualcosa che non va e abbassa il ranking.
  • Viceversa se i siti che mi portano traffico sono autorevoli, allora Google alza il ranking, ma anche in quest’ultimo caso, se quel sito autorevole linka a migliaia di altri siti, il mio sito, per Google, è solo uno tra mille e quindi non ne tiene conto, in termini di ranking.

Ciò detto, esistono diversi modi per ottenere un link alla propria pagina, eccone alcuni.

  • Creare collaborazioni o partnership con altri attori del settore. Se sono un produttore di mele e faccio parte di un consorzio importante, chiederò che il mio logo e il link al mio sito siano inseriti sul sito del consorzio
  • Sviluppare le PR. Nei comunicati stampa, nelle interviste, negli articoli che appaiono sulla mia azienda o sui miei prodotti, chiederò che sia sempre inserito un link al mio sito Internet. Nelle PR rientra anche la relazione con gli Influencer: una buona recensione del mio prodotto – con relativo link alla pagina sul sito – fatta da un’autorità del settore, sarà sicuramente un modo per vedere aumentare il traffico sul mio sito.
  • Contenuto!! Offrire al pubblico contenuti interessanti, rilevanti, utili è il miglior modo per farsi conoscere tramite il passaparola, che oggi è amplificato dalla potenza dei Social Network, ovvero il miglior modo per aumentare il traffico e conseguentemente il ranking
  • Sfruttare tutti gli altri canali di comunicazione aziendale. Sembra ovvio, ma è importante ricordarsi di inserire il link al proprio sito aziendale su tutta la comunicazione esterna…e intendo proprio tutta! Inserire il link come firma automatica di tutte le e-mail, inserire il link su tutti i profili Social, inserire il link nelle fatture, nelle conferme d’ordine, negli avvisi di spedizione. Inserire un QR Code nelle pagine pubblicitarie, nelle affissioni in metropolitana, sulle confezioni dei prodotti… Insomma fare una lista di tutti i modi in cui il nostro marchio arriva al cliente e aggiungere ad esso un link al sito

CUSTOMER EXPERIENCE

Come già detto, Google premia i siti che portano ad una esperienza di navigazione positiva.

Immaginiamo di volere comprare un paio di scarpe, impostiamo la ricerca su Google e ci appaiono diverse opzioni, quasi sicuramente il nostro click andrà sul primo link, saltando quelli sponsorizzati per una inveterata diffidenza. Se la landing page su cui atterriamo è fatta male, poco curata nella grafica o nei contenuti, o se non troviamo ciò che stiamo cercando, passeremo rapidamente dall’atterraggio al decollo lasciando la pagina con il tasto “back”. Se invece scopriamo di essere arrivati in un bel sito, con diversi suggerimenti di acquisto, sconti e promozioni interessanti e possibilità di acquistare on line, probabilmente inizieremo a navigare da una pagina all’altra, magari inserendo il link nella nostra bacheca Pinterest.

Nel primo caso, la visita di 5 secondi sul sito e il ritorno alla pagina della ricerca (bounce) saranno per Google sintomo di un sito che non soddisfa le aspettative, nel secondo caso, la visita prolungata e i diversi click attraverso le pagine (long click), indicheranno un sito utile, capace di rispondere alla ricerca impostata. Il primo sito sarà penalizzato nel ranking, il secondo sarà premiato.

La domanda diventa quindi: come deve essere la landing page per ottenere un long click?

Un recente studio Searchmetrics ha evidenziato diversi elementi correlati ad una positiva customer experience, tra questi:

  • Leggibilità: le pagine che hanno il miglior ranking, sono scritte con caratteri più grandi (14 pt per i titoli e 12 pt per il testo), hanno contenuti organizzati in paragrafi, punti e sottopunti ed usano un linguaggio comprensibile, periodi chiari, termini conosciuti

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  • Immagini: la presenza di immagini come foto, grafici o infografiche è maggiore nelle pagine che hanno un migliore ranking, queste tendono inoltre ad integrare i contenuti con video, anche se il numero si è ridotto rispetto allo scorso anno
  • Lunghezza della pagina: mediamente le pagine col migliore ranking contengono tra le 1.000 e le 2.000 parole. Le persone si stanno abituando a leggere on line e se sui Social è necessaria la brevità, sui Siti si aspettano di trovare qualche approfondimento

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Infine, per evitare di vedere crescere il bounce rate delle nostre pagine dovremo tenere conto di questi fattori:

  • Velocità del sito: i migliori siti caricano i contenuti di una pagina in 1.2 secondi. Se il nostro sito è “lento” nel caricare, dopo 5 secondi la maggior parte degli utenti lascerà la pagina
  • Responsive design: il numero di chi accede ad Internet da un dispositivo mobile è in costante ascesa, per questo Google premia i siti che sono disegnati per garantire un’ottima navigazione sia da desktop che da mobile – come avevamo raccontato in un nostro precedente articolo
  • Error 404 – file not found: se per qualche motivo modifichiamo la Url di una pagina, ricordiamoci di modificare i rispettivi link almeno sui nostri profili social e di creare una “deviazione” ad un’altra pagina del sito, evitando così di perdere il traffico. Su Canva è possibile trovare una galleria di esempi creativi e intelligenti di “Pagine 404”

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