Le cronache recenti nel campo della tecnologia hanno dato ampio risalto a due prodotti: il Samsung Galaxy Note7 e l’iPhone 7, del primo si è parlato molto per un difetto alla batteria, che surriscaldandosi rende il dispositivo pericolosamente esplosivo, del secondo sono state evidenziate le novità rispetto alle versioni precedenti e le code di acquirenti davanti agli Apple Store di mezzo mondo.

In entrambi i casi, si parla di Smartphone, il dispositivo più diffuso e più utilizzato a livello mondiale per connettersi alla rete Internet, oltre che per telefonare, fotografare e molto altro ancora.

Gli ultimi dati presentati da Globalwebindex mostrano non solo che gli smartphone sono il dispositivo preferito degli utilizzatori della rete, rispetto a Laptop, Desktop e Tablet, il cui uso è peraltro in netta flessione, ma anche che il tempo trascorso in rete attraverso dispositivi mobili è in costante crescita da 4 anni a questa parte.

Dati utilizzo Smartphone Q2 2016

Ore Utilizzo Smartphone Q2 2016

I dati in sé non sono stupefacenti: l’uso massivo e massiccio degli smartphone è sotto gli occhi di tutti, eppure molte aziende ancora non stanno impostando le loro campagne di marketing tenendo conto di questa evidenza.

Chi si occupa di Marketing aziendale sa che il successo di una campagna dipende dal raggiungimento del pubblico obiettivo, ovvero dalla capacità di ottenere l’attenzione del potenziale acquirente e stimolare una reazione positiva nei confronti dell’Azienda. 

Fino a pochi anni fa il gioco era vinto da chi aveva maggiore visibilità: da chi faceva i cartelloni pubblicitari più grandi, da chi acquistava uno spot in “prime time”, da chi ripeteva l’annuncio fino a farlo diventare un tormentone. All’interno di questa categoria, la gara si disputava sul terreno della creatività – ma basta citare Guido Angeli per capire come la qualità estetica non fosse, già allora, un requisito necessario per raggiungere la popolarità. –

Oggi la partita è molto più complessa: i consumatori “mobili” utilizzano lo Smartphone 177 minuti al giorno, ogni giorno. Ogni volta cercano informazioni, prodotti, luoghi, persone e sulla base dei risultati di tali ricerche prendono decisioni e assumono comportamenti e questo vale indipendentemente dalla fascia di età, dal livello di istruzione o da altri parametri demografici, quelli, per intenderci, su cui si basano ancora la maggior parte delle campagne di marketing tradizionali.

Non si tratta più di raggiungere qualcuno, che è sempre raggiungibile, ma di cogliere l’attimo in cui la sua attenzione è predisposta verso ciò che l’Azienda può offrire.

È quindi cruciale comprendere le abitudini e la mentalità di chi ha tra le mani uno Smartphone e lo usa non solo per fare foto e postarle sui social, ma per viaggiare senza biglietto cartaceo su aerei, treni e metropolitane, per accumulare punti fedeltà nei negozi senza avere decine di tessere di plastica nel portafogli, per muoversi nel traffico evitando le code, per trovare un ristorante, pagare il ristorante e quindi farne una recensione… In altre parole, lo smartphone è diventato, per una buona parte della popolazione un fedele compagno e un indispensabile aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane.

Lo Smartphone è lo strumento che semplifica la vita, perché attraverso esso e le diverse applicazioni disponibili, si riesce a trovare esattamente ciò di cui si ha bisogno in un determinato momento. La sfida per le aziende è capire come essere presenti proprio in quel momento, peraltro misurabile in pochi secondi. Come fare? 

Lo spiega bene @briansolis nello studio fatto per sitecore.net.

cMobile Marketing best practices

Come si vede si tratta di un lavoro complesso, che non può limitarsi a trasferire su mobile ciò che si è sempre fatto su altri media o dispositivi. È uno sforzo collettivo, che deve vedere la collaborazione di diverse competenze aziendali: da chi crea i contenuti a chi fa analisi, dal gruppo creativo a chi si occupa di tecnologie e di sviluppo delle applicazioni.

Lo studio completo è disponibile a questo link