Siamo abituati a considerare i social network come media destinati alla creazione di nuovi business, finalizzati all’interazione con i consumatori ed eventualmente come interessanti tools per il customer service. L’immediatezza propria di questi mezzi, infatti, li rende idonei a far fronte con la massima tempestività a richieste di informazione, assistenza e reclami da parte dei clienti contribuendo ad una positiva customer experience.

 

Al di fuori di questi ultilizzi che generalmente competono al Social Media Manager, al Responsabile Comunicazione e al Customer Service, le aziende sono piuttosto restie ad “aprire le porte” ai social network in azienda. Facebook, in primis, è considerato una delle più grandi minacce della produttività aziendale, colpevole di sottrarre tempo alle risorse ancor più delle chiacchiere tra colleghi alla macchinetta del caffè.

Le aziende più rigide arrivano a metterlo al bando inibendo la navigazione dimenticando però che se l’accesso viene negato dai dispositivi aziendali esso può comodamente avvenire attraverso gli ormai inserparabili dispositivi mobile.

Le aziende più illuminate, al contrario, intravedono l’opportunità dell’utilizzo dei social network (in particolare Facebook e G+) come innovativi mezzi di comunicazione interna.

 

Poco meno di un anno fa il Finalcial Times aveva già annunciato la ormai avanzata fase di sperimentazione di Facebook at Work, la versione aziendale del più popolare social network destinato proprio a facilitare la comunicazione tra i dipendenti. Facebook si avvia così a diventare il primo Enterprise social network ovvero il primo social destinato alla comunicazione interna.

La tendenza sembra proprio andare in questa direzione tanto che Gartner, la multinazionale leader mondiale nella consulenza e nella ricerca nel campo dell’Information Technology, ha ipotizzato che saranno circa il 30% le grandi aziende che, entro il 2016, sentiranno l’esigenza di dotarsi di un Enterprise social network. [blockquote quote_type=”” author_name=”” width=”100%” float=”left”]A supporto di questa emergente necessità, un rapporto di McKinsey Global Institute conferma che un uso appropriato delle suddette tecnologie favorirebbe l’interazione e la collaborazione tra i dipendenti portando ad un incremento di produttività pari al 20-25%.[/blockquote]

 

Il futuro della comunicazione interna è, tuttavia, in qualche modo già anticipabile attraverso l’utilizzo dei gruppi di Facebook o delle community di G+. I gruppi chiusi segreti di Facebook potrebbero fungere da luogo virtuale di incontro e condivisione di informazione, aggiornamento sull’implementazione di progetti aziendali. Va, tuttavia, sottolineato che tali processi informativi devono essere gestiti da membri della direzioni aziendale che ne definiscano modalità, regole ed obiettivi al fine di evitare che l’utilizzo dei social network si trasformi in una occasione per chiacchiere e gossip.