Proseguiamo nell’analisi di alcune tendenze importanti per capire l’evoluzione digitale e l’impatto su diversi settori della nostra quotidianità. Oggi parliamo dell’uso dei dispositivi mobili, nati come telefoni, ormai a tutti gli effetti dei personal computer connessi a Internet e ricchi di numerose funzionalità.

MOBILE

Iniziamo con una citazione. Oscar Wilde scriveva ne Il fantasma di Canterville: “Gli inglesi oggigiorno hanno veramente tutto in comune con gli americani, tranne, naturalmente, la lingua”. A chi è abituato a conversazioni con colleghi e amici d’oltre manica e d’oltre oceano, non sarà infatti sfuggita la totale diversità nella pronuncia della parola “Mobile”, del resto confermata anche dal prestigioso Cambridge Dictionnary.

Nell’italica dizione, “mobile” è ciò che si sposta con relativa facilità, dalla celeberrima piuma al vento al ben più massiccio, ma altrettanto noto, pianoforte che mette a dura prova Stanlio e Ollio nella loro veste di facchini. Oggi però anche noi usiamo spesso la pronuncia britannica e ci riferiamo al dispositivo telefonico che possiamo portare con noi pressoché ovunque.

Più della metà della popolazione mondiale ne possiede uno, percentuale che si aggira attorno al 90% tra gli utenti on line.

Un fenomeno che pare non trovare confini né geografici né anagrafici, come illustra lo studio GWI del gennaio 2017.

GWI_Mobile ownership by region - demographics

Si notano, invece, importanti differenze quando viene chiesto quale sia il dispositivo preferito per navigare in Internet.

Vediamo infatti che, pur utilizzando diversi dispositivi, le persone sopra i 45 anni, prediligono ancora il desktop, mentre i giovani esprimono una netta preferenza verso lo smartphone. Anche a livello geografico, le aree in cui lo sviluppo di Internet è più recente e l’età media della popolazione è inferiore, lo smartphone prevale nettamente sugli altri dispositivi. Notiamo infine come i tablet, che hanno avuto un momento di gloria qualche anno fa, stanno piano piano scomparendo dalle preferenze dei consumatori.

GWI device importance


Come è composto il mercato degli Smartphone?

I dati Gartner dicono che nel secondo trimestre del 2017, sono stati venduti oltre 336 milioni di Smartphone, con un tasso di crescita del 6,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Tra i sistemi operativi è Android a farla da padrone indiscusso, installato su 87,7 telefoni ogni 100, a grande distanza iOS con il 12,1% del mercato, anche se va detto che in Italia resta ancora una fetta di consumatori fedele al morituro Windows Phone, che registra ancora una presenza pari al 7% del totale.

Tra i produttori, il mercato è ancora dominato da Samsung, che rappresenta il 22,5% del totale, seguita a distanza da Apple con il 12,1% e rincorsa da Huawei che con  il 9,8% del mercato totale, guadagna in un solo anno, quasi un punto di market share.

Tra le novità delle ultime settimane, la creazione del primo Flagship store europeo di Huawei a Milano, nel nuovissimo distretto commerciale di City Life e la presentazione del nuovissimo Pixel2 di Google, avvenuta il 4 ottobre a San Francisco e che è oggi acquistabile con tempi di consegna superiori al mese, nonostante il prezzo decisamente impegnativo.


Quali sono le modalità di utilizzo prevalenti dello Smartphone?

GWI mobile vs laptop

La prima osservazione da fare è che il mobile ha soppiantato PC/Laptop nelle attività on line, merito – o colpa –  della diffusione dei Social Network, visto che l’accesso ai social avviene nel 85% dei casi attraverso il proprio Smartphone. Ma non solo.

Vediamo alcuni dati pubblicati da Global Web Index  negli ultimi mesi.

Il 58% degli internatuti utilizza il proprio cellulare per leggere le notizie, attraverso i siti delle principali testate, utilizzando servizi dedicati oppure attraverso applicazioni o sulle principali piattaforme social, percentuale che sale al 64% nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni, soprattutto nella popolazione maschile.

Il 28% utilizza il telefono come strumento di pagamento, soprattutto in Asia e in Sud America, ma il fenomeno è in crescita anche in Europa, soprattutto nella popolazione più giovane e con un reddito medio-alto. Questa modalità di pagamento si rivela particolarmente apprezzata in alcuni contesti specifici: la ricerca di Global  Web Index indica infatti come nel mese di marzo, nei punti vendita Starbucks degli Stati Uniti, 3 acquisti ogni 10 sono stati pagati utilizzando un servizio di Mobile Payment, percentuale che sale al 36% nella fascia di età 25-34 e al 38% nella fascia di età tra i 16 e i 24 anni.

Il mobile viene utilizzato per ascoltare musica, per giocare, ma anche per vedere film – il 42% degli abbonati Netflix utilizza il telefono per usufruire del servizio – oppure per seguire un live streaming – il 28% del campione GWI, con un picco del 42% in Medio Oriente e Africa

Le popolazioni più giovani non sanno resistere a dialogare con gli assistenti vocali attraverso il mobile: in Asia e Nord America il 30% dei possessori di Smartphone utilizza i comandi vocali, nel resto del mondo la percentuale si attesta attorno al 25% nella cosiddetta Gen Z e oscilla tra il 17% in Europa e il 23% in Sud America tra i Millennials.

L’elenco potrebbe continuare, ma il risultato non cambia:

gli Smarphone sono oggi IL dispositivo preferito dai consumatori per essere connessi ed usufruire dei più disparati servizi disponibili on line. 

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