Il 12 marzo di 30 anni fa, il fisico e matematico Tim Berners-Lee propose al CERN il progetto di un software per la condivisione delle informazioni via Internet, ponendo le basi del World Wide Web, ovvero del sistema che permette di navigare nella rete Internet attraverso i collegamenti ipertestuali, utilizzando un’interfaccia che, letteralmente, consente di “sfogliare” i contenuti: il Browser.
Ricordo il primo collegamento a Internet a casa mia, grazie all’entusiasmo di una sorella ingegnere che aveva acquistato tutto il necessario per permetterci di essere connessi al resto del mondo. Ricordo che, dopo aver collegato uno strano scatolotto al doppino telefonico – dicendo che per amore della scienza il telefono non sarebbe stato disponibile per un po’ – e dopo averlo acceso, lasciando che questo emettesse suoni fino ad allora uditi solo nei filmati dell’allunaggio del ’69, si sedette davanti al monitor, digitò un testo arcano e quindi iniziò l’attesa.
Sul vecchio monitor a tubo catodico, con una lentezza degna di un thriller, si compose riga dopo riga, dopo riga, dopo riga, una pagina grigia, con alcuni pulsanti in alto, in cui tale Netscape Navigator suggeriva di leggere bene i termini della licenza software. Neanche un “benvenuto”, un “ciao”. Niente. Il marketing ancora non aveva contaminato il freddo mondo dell’informatica.
Ricordo che al momento, per dirla con un eufemismo, mi sfuggì la portata epocale di quanto era appena accaduto davanti ai miei occhi, non sono sicura, ma probabilmente pensai che era una delle eccentricità tecnologiche che appassionavano quella mia sorella un po’ nerd.
Oggi, dopo “solo” 3 decenni, 36 milioni di Italiani navigano in Internet ogni giorno, per circa 6 ore.
Google, il browser per antonomasia in questa parte di mondo, nel nostro Paese conta oltre 2 miliardi di visitatori ogni mese. La velocità media di connessione in Italia è 43.29 MBPS da rete fissa e 29.69 MBPS da rete mobile. Sì, Mobile, ovvero la rivincita del telefono, che oggi gestisce tranquillamente qualche decina di app in contemporanea, mentre ti permette di fare e ricevere le chiamate, altro che modem a 64K!
Il doodle di oggi ci ricorda questo importante anniversario, che sicuramente ha rivoluzionato il nostro modo di essere e di conoscere il mondo.